Libri sull'arte

copertina-giulio-paolini

Giulio Paolini
Un viaggio a distanza

Nomos Edizioni
2009

La collana Stanza d’artista nasce intorno all’idea dello studio come spazio dell’invenzione. La stanza è metafora dell’opera, ma anche del suo autore e dei suoi mezzi espressivi, è sospesa tra mondo reale e virtuale, tra l’architettura di un edificio e la dimensione eterea del pensiero. È nella propria stanza che l’artista attende l’immagine o l’idea. Giulio Paolini a questo tema ha dedicato molta parte della sua ricerca, ha usato come simbolo gli strumenti dell’antico mestiere di pittore, dal primo lavoro, Disegno Geometrico, da cui partono tutte le opere, a Synopsis, che significa sintesi e ritrae la fotografia dello studio restituito allo spettatore nella sua essenzialità. In Paolini si compie l’esperienza della rappresentazione: autore e spettatore s’incontrano. Dall’atelier all’opera, dal museo alla collezione e alle sale di lettura: il suo è un viaggio tra memoria del passato e percezione del presente. Come nell’opera Museo – stanza d’artista per eccellenza – in cui ogni immagine ripresa da Paolini è riconducibile a un artista, dal Beato Angelico a Giorgio de Chirico, al luogo in cui ha vissuto, ha intuito e poi dipinto. Perchè l’opera non si fa annunciare e giunge inattesa.

(Collana ideata e diretta da Rachele Ferrario dal 2009 al 2012)

copertina-archivio-mondi

Fare archivi fare mondi
Gli archivi d’arte contemporanea

Silvana Editoriale
2014

Gli archivi d’arte contemporanea e quelli d’artista sono oggi una ricchezza per la storia dell’arte e per la nostra cultura e possono costituire un modello per altri saperi. Fonti preziose da un punto di vista documentario, gli archivi d’artista sono i garanti dell’autenticità delle opere e del pensiero dell’artista ma sono anche promotori di iniziative intorno alla sua produzione e un riferimento al momento storico in cui l’artista stesso ha vissuto.
Questo volume nasce dal dibattito, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Brera, tra le principali istituzioni italiane sedi di archivi: la GNAM e il MAXXI di Roma, il Mart di Rovereto, il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo e l’Archivio Storico della Fondazione Pirelli di Milano.
Una voce bibliografica originale, una lettura focalizzata sul momento cruciale in cui artisti, critici e storici d’arte sentono la responsabilità di tramandare la memoria in un presente in frenetica evoluzione tecnologica.

copertina-tremlett-david

David Tremlett
The thinking space

Nomos Edizioni
2011

“L’homme est là / léger comme le vent / libre et fou / solide comme un roc / à la derive comme un satellite”, scrive David Tremlett nel 1985 sulla parete del Centre Pompidou di Parigi. A distanza di tempo questa frase è il simbolo della sua poetica. Tremlett è un nomade contemporaneo. È un viaggiatore, ama l’imprevisto e il caso. La sua stanza d’artista sono i viaggi, il suo studio è il mondo. The Thinking in Space ripercorre il suo cammino dalle prime sperimentazioni concettuali, in uno studio-garage alla periferia di Londra, alle registrazioni dei suoni della natura nella campagna inglese, dal viaggio a piedi fino in Australia ai wall-drawings dipinti sui muri con le mani nelle zone remote della Tanzania e nel deserto del Texas, a quelli nelle cappelle di campagna come la Madonna delle Grazie sulle colline delle Langhe e Notre-Dame-des-Fleurs a Moric in Francia, che si raggiunge solo a piedi. Il suo lavoro può durare un giorno o per sempre: ora la Tate Britain per la sua collezione permanente gli ha commissionato una grande opera, Drawing for free Thinking.

copertina-tremlett-david

Scanavino e Crispolti
Carteggio 1957-1970 e altri scritti

Silvana Editoriale
2006

Genova, 1957. Emilio Scanavino, giovane e già stimato pittore informale, risponde a una lettera di Enrico Crispolti, ancor più giovane storico e critico d’arte. È la prima lettera di un carteggio durato fino al 1970, raro esempio di raccolta epistolare completa ricostruita grazie alla ricerca dei documenti negli Archivi Scanavino e Crispolti, e riproposta in questo volume curato da Rachele Ferrario ed edito per la sezione Materiali di Ricerca della Biblioteca d’arte contemporanea di Silvana Editoriale. Le lettere, oltre a restituire il tratto umano dei protagonisti, offrono spunti di riflessione sulle vicende della storia dell’arte di quel periodo – che coincide  con la maturità dell’Informale europeo – e sul rapporto tra l’artista e il critico, ma anche tra l’artista e le sue opere e tra il critico e le sue idee. Accanto alla ricostruzione in immagine dei dipinti e delle sculture cui si riferiscono le lettere, sono ripubblicati nel Taccuino critico i testi, tra cui uno a suo tempo inedito, scritti da Crispolti su Scanavino, con cui il critico ci lascia l’inventario dell’eredità di uno dei maestri del dopoguerra italiano. Completano il volume apparati bio-bibliografici.

Il sito racheleferrario.it utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Cookie e Privacy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi